di politica e cultura

Non più tardi di un mese fa, dichiara in una nota Massimo Zito segretario cittadino de La Destra di Ciampino, il sindaco Perandini dalle pagine de “La città metropolitana” affermava che i contributi per i diritti d’imbarco dovuti dallo stato al comune di Ciampino erano stati incassati solo in piccola parte e che un’altra parte era in via d’incasso. Oggi apprendiamo dall’assessore Lavagnini, in risposta ad interrogazione proposta da rifondazione comunista che non solo questi soldi sono stati incassati in toto, nella misura di 265.000 euro circa, ma anche che sono stati anche spesi. Particolare interesse ha destato il fatto che i consiglieri comunali non riescono a desumere dal bilancio del comune a quale voce sono stati attribuiti questi soldi sia in entrata che in uscita… Lavagnini ha anche affermato che questi soldi sono stati spesi parte in consulenze legali sulla questione aereoporto, e su questo non possiamo fare a meno di ricordare che fu proprio Perandini nel corso del suo primo

Domani sera alle 21.00 il segretario della Destra di Ciampino Massimo Zito parteciperà alla presentazione dell'associazione "Legalità Progresso" che si terrà a Ciampino presso il ristorante brunch in via Lucrezia Romana.

Il sindaco Perandini e la sua giunta dimostrano di essere sempre più in confusione infatti, all’indomani del comunicato da noi pubblicato relativo all’istituzione della sosta a tempo (limitatissimo) su via di Morena valida anche per i residenti ripreso praticamente da tutti i quotidiani locali, il provvedimento è stato inizialmente rimosso da parte della via e nei giorni successivi anche dal resto della strada. In pochi giorni abbiamo visto apparire e sparire decine di cartelli che istituivano la sosta a tempo, abbiamo visto i vigili elevare decine di multe ed ora siamo tornati alla assoluta impossibilità di parcheggiare su via di Morena. Plaudiamo all’accoglimento della nostra denuncia su una decisione che danneggiava pesantemente i cittadini residenti ma non possiamo non domandarci chi abbia pagato i cartelli ormai inutili, le spese di installazione e rimozione, che finalità abbiano ora i pali rimasti infissi nei marciapiedi privi di cartello, chi rimborserà i cittadini che abbiano g

I famigerati ed infiniti lavori di rifacimento dei marciapiedi di via di Morena, doverosi per lo stato in cui versavano, Hanno lasciato, come sottolineato più volte in precedenti note, uno strascico pesante sui parcheggi ridotti per più della metà. Lo dichiara in una nota il segretario cittadino de “La Destra”. In questi giorni, continua la nota, dopo le legittime proteste dei commercianti della via che hanno visto ridursi drammaticamente il lavoro a causa dell’impossibilità di fermare la macchina sulla via in questione, la giunta Perandini ha ben pensato di inventarsi la sosta a tempo, 30 minuti massimo dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00, includendo i residenti, principali colpevoli dell’occupazione dei pochi parcheggi rimasti disponibili sulla via. Ovviamente in concomitanza con questo provvedimento la polizia municipale ha cominciato un pattugliamento serrato della via come non si era mai visto. Non possiamo che plaudire all’impegno dei nostri vigili ma sorge il sosp

"La caramella buona" comitato territoriale Castelli Romani, in virtù della collaborazione in essere tra l'associazione e La Destra nella campagna per la legge di iniziativa popolare per l'inasprimento delle pene ai pedofili ha invitato Francesco Storace, segretario nazionale de "La Destra" a: Conferenza stampa "La caramella buona . Una nuova realtà territoriale" 18 novembre ore 17.30 Sala convegni di Ciampino - Viale del lavoro, 59 Interverranno: Antonio Letteratis, coordinatore comitato territoriale D.essa Anna Maria Pilozzi: Responsabile ufficio stampa "La caramella buona" Dott. Roberto Mirabile, Presidente de " La caramalla buona" D.essa Roberta Bruzzone, criminologa, direttore scentifico de "La caramella buona" L'invito è stato inoltrato anche a Roberto Buonasorte, commissario della federazione romana de "La Destra" e Massimo Zito, segretario cittadino de "La Destra".

Il crocifisso nelle scuole è parte tradizione, parte retaggio dei patti lateralensi e revisione del concordato. Ovviamente i tempi cambiano e così cambia la sensibilità verso la religione ed il senso di laicità dello stato, quindi ci potrebbe stare se tale decisione fosse presa dalle legittime istituzioni nazionali e ratificata nella costituzione piuttosto che da un tribunale europeo, lo stesso che permette sofisticazioni e la libera vendita di aranciata fatta senza arance o del cioccolato senza cacao. Singolare che questa vicenda sia stata iniziata da una signora danese la quale ha la croce sulla sua bandiera nazionale ma tant'è... L'eliminazione del crocefisso dalle aule e per estensione da tutti gli uffici pubblici potrebbe essere un'ottima occasione per eliminare l'ora di religione, almeno nelle scuole statali, e sostituirla con una più utile storia delle religioni, e magari provare a ricominciare ad insegnare nelle scuole le radici della nostra cultura e tradizioni