Il referendum in Grecia

In Grecia, dieci milioni di aventi diritto al voto, dovranno esprimersi domenica.
Di questi, un milione e mezzo sono disoccupati, 3 milioni sono poveri, poverissimi.
Il 40% dell'elettorato ha buone ragioni per avercela con l'Europa... Dall'altra parte ci sono i ricchi che, come al solito, con la crisi e nonostante la crisi, sono diventati ancora più ricchi ed una classe media che sta sprofondando verso la soglia della povertà e, mantenendo l'assurda austerità chiesta dall'Europa, continuerà a sprofondare senza pausa. 
Apparentemente non dovrebbe esserci dubbio su chi vincerà ma la macchina della propaganda si è spesa moltissimo attraverso i media e la prospettiva del giorno dopo terrorizza molta gente. 
A ben vedere, anche la dichiarazione odierna della BCE, secondo la quale, se vincerà il si, lunedì le banche greche riceveranno iniezione di liquidità, è un ricatto e la dice lunga, insieme alla rivelazione fatta dalla Reuters (agenzia stampa tedesca) che sarebbe stato occultato un rapporto del FMI che raccomandava di tagliare del 30% il debito geco allungando anche i tempi di rimborso, pena il fallimento del salvataggio, per tutto il tempo dei negoziati, sui metodi adottati da questa unione europea. 
Personalmente odio i ricatti ed i sotterfugi e so come voterei io ma, capisco, che da come stanno le cose, molti possano avere il timore che, da martedì, non avranno più il denaro per comprare cibo... Sono sistemi di coercizione medievale ma potrebbero ancora funzionare.
Del resto, la posta in gioco è altissima, non si tratta solo dell'eventuale grexit, dall'euro e forse dall'unione europea, la Grecia fa parte della NATO e, se portata alla disperazione, potrebbe decidere di uscirne per ottenere l'aiuto di Putin, che non vede l'ora di poter fare uno scherzo del genere agli Stati Uniti e di poter così ottenere anche il controllo di fatto del mediterraneo orientale. 
Per questo Obama si sta spendendo a favore di una risoluzione positiva della crisi. 
Come dicono gli americani, il risultato del referendum, secondo i sondaggi, sarebbe "To close to call", troppo poco spazio tra il possibile risultato del si e tra quello del no per poter azzardare una previsione.
I Greci hanno e loro colpe e sono ormai 5 anni che le stanno pagando con lacrime e sangue in nome di una rigidità, a mio parere, degna di migliori cause.
La domanda resta sempre la stessa Vincerà l'orgoglio o vincerà la paura del digiuno? 
2000 anni fa gli ebrei asserragliati a Masada, di fronte alla certezza della sconfitta e della conquista ad opera delle legioni romane, si suicidarono in massa. 
Cosa faranno domenica i Greci?

Commenti

Post popolari in questo blog

Osservator non porta pena - di Stefano Rossi

Ciampino, Generazione Italia, si faccia chiarezza sul campo nomadi “La Barbuta”.

Tsipras, fanfarone o gran furbo?