Il terzo polo a Ciampino?
Passate le primarie del centrosinistra con la vittoria, annunciata, di Simone Lupi attuale assessore al bilancio, ufficializzata la candidatura dell’avv. Anna Contestabile, capogruppo pdl al consiglio comunale, a candidato sindaco, ai due candidati dei partiti che nelle ultime tornate elettorali hanno riscosso il maggior consenso si affiancheranno certamente altri candidati outsider, come il già da tempo annunciato Elio Santoro, portato dall’IDV ed i candidati di quei partiti o liste civiche che non riusciranno o vorranno trovare collocazione nelle coalizioni a sostegno di quelli già annunciati.
Come da accordi presi a livello nazionale, anche a Ciampino si sta lavorando per realizzare il terzo polo ed in questo senso vi sono già stati incontri tra i rappresentanti di Futuro e Libertà per l’Italia, Alleanza per l’Italia e una parte dell’Unione di centro ciampinese.
Questi incontri hanno, per ora, portato ad una risoluzione di disponibilità a costituire la coalizione anche rimangono diversi scogli da superare affinchè si realizzi quanto auspicato nelle segreterie nazionali.
Infatti, se FLI ed API fino ad oggi si sono tenute fuori da accordi e coalizioni, pur dialogando con tutte le forze politiche tranne quelle afferenti al centrosinistra che ha amministrato negli ultimi 17 anni la città, l’UDC si ritrova n una situazione un po’ particolare, essendo entrata in maggioranza da circa un anno e mezzo con due assessori ed avendo più volte ribadito l’intenzione di restare nella coalizione di centrosinistra al punto di avere sostenuto durante le primarie il candidato del PD.
L’ipotesi di costituire il terzo polo a Ciampino si scontra quindi con la indisponibilità del candidato sindaco storico, sempre battuto, Elio Addessi, ad abbandonare l’alleanza con il centrosinistra, anche se una larga parte del suo partito sia a livello nazionale che locale preferirebbe percorrere la strada del nuovo progetto.
Altra difficoltà potrebbe essere il fatto che FLI ed API hanno messo come pregiudiziale il veto a sotenere, in caso non si arrivasse al ballottaggio, il candidato del centrosinistra Simone Lupi per la sua evidente contiguità e continuità con l’amministrazione Perandini.
Infine, un nuovo problema probabilmente emergerà, nel caso che il terzo polo diventasse realtà a Ciampino nella difficile convergenza su un candidato condiviso.
Esistono infatti ulteriori pregiudiziali, certamente da parte di FLI, nei confronti di alcuni personaggi che facendo parte dell’attuale amministrazione non possono certamente rappresentare un progetto che nasce a Ciampino come opposizione dichiarata all’attuale giunta. Inoltre FLI era pronta a correre da sola con un suo candidato sindaco (così come risulta fosse pronto a fare anche l’API) e sarà quindi necessario ricorrere ad una difficile trattativa per convergere su un candidato gradito a tutte le parti in causa.
FLI di Ciampino ritiene interessante ed auspicabile che si possa realizzare l’esperimento del terzo polo anche nella nostra città ma è di tutta evidenza che, perchè il progetto abbia senso, venga sposata dai partiti partecipanti la linea del nuovo, mettendo da parte personaggi dalla storia più che ventennale nella politica locale in grado solo di riproporre le vecchie logiche clientelari e di spartizione che non appartengono assolutamente al nostro modo di pensare.
Come da accordi presi a livello nazionale, anche a Ciampino si sta lavorando per realizzare il terzo polo ed in questo senso vi sono già stati incontri tra i rappresentanti di Futuro e Libertà per l’Italia, Alleanza per l’Italia e una parte dell’Unione di centro ciampinese.
Questi incontri hanno, per ora, portato ad una risoluzione di disponibilità a costituire la coalizione anche rimangono diversi scogli da superare affinchè si realizzi quanto auspicato nelle segreterie nazionali.
Infatti, se FLI ed API fino ad oggi si sono tenute fuori da accordi e coalizioni, pur dialogando con tutte le forze politiche tranne quelle afferenti al centrosinistra che ha amministrato negli ultimi 17 anni la città, l’UDC si ritrova n una situazione un po’ particolare, essendo entrata in maggioranza da circa un anno e mezzo con due assessori ed avendo più volte ribadito l’intenzione di restare nella coalizione di centrosinistra al punto di avere sostenuto durante le primarie il candidato del PD.
L’ipotesi di costituire il terzo polo a Ciampino si scontra quindi con la indisponibilità del candidato sindaco storico, sempre battuto, Elio Addessi, ad abbandonare l’alleanza con il centrosinistra, anche se una larga parte del suo partito sia a livello nazionale che locale preferirebbe percorrere la strada del nuovo progetto.
Altra difficoltà potrebbe essere il fatto che FLI ed API hanno messo come pregiudiziale il veto a sotenere, in caso non si arrivasse al ballottaggio, il candidato del centrosinistra Simone Lupi per la sua evidente contiguità e continuità con l’amministrazione Perandini.
Infine, un nuovo problema probabilmente emergerà, nel caso che il terzo polo diventasse realtà a Ciampino nella difficile convergenza su un candidato condiviso.
Esistono infatti ulteriori pregiudiziali, certamente da parte di FLI, nei confronti di alcuni personaggi che facendo parte dell’attuale amministrazione non possono certamente rappresentare un progetto che nasce a Ciampino come opposizione dichiarata all’attuale giunta. Inoltre FLI era pronta a correre da sola con un suo candidato sindaco (così come risulta fosse pronto a fare anche l’API) e sarà quindi necessario ricorrere ad una difficile trattativa per convergere su un candidato gradito a tutte le parti in causa.
FLI di Ciampino ritiene interessante ed auspicabile che si possa realizzare l’esperimento del terzo polo anche nella nostra città ma è di tutta evidenza che, perchè il progetto abbia senso, venga sposata dai partiti partecipanti la linea del nuovo, mettendo da parte personaggi dalla storia più che ventennale nella politica locale in grado solo di riproporre le vecchie logiche clientelari e di spartizione che non appartengono assolutamente al nostro modo di pensare.
Commenti
Posta un commento