Ugo Cammalleri, dipendente ASP, scopre la politica e chiede stabilità per il governo di Ciampino
La stabilità dell'interesse personale, la stabilità dei tanti studi tecnici che lavorano con le numerose imprese edili di Ciampino, la stabilità delle assunzioni fatte con concorsi disegnati su misura per chi deve vincerli e indetti alla chetichella nel pieno mese di agosto con un avviso sul sito comunale ed un paio di cartelli al comune, oltre quanto si deve fare per norma di legge.
La stabilità delle strade con l'asfalto sbriciolato, quando presente, addirittura in piazza della pace, la stabilità delle perdite d'acqua sotterranee in ogni dove, la stabilità dell'invasione di topi e blatte, la stabilità delle decine di nuove costruzioni che appaiono nel territorio cittadino, la stabilità delle varianti al piano regolatore generale, la stabilità della scarsità di parcheggi e del traffico sempre più soffocante.
La stabilità dei soldi che non ci sono per le scuole e poi all'improvviso si rifà l'arredo cittadino, la stabilità stabilissima dell'amianto al Volpicelli nonostante il milione stanziato a questo scopo dalla regione.
La stabilità degli scranni del consiglio comunale occupati da lustri e lustri sempre dagli stessi tristi figuri, tutti presi a curare i propri interessi e creare clientele.
Bella questa stabilità, la stabilità significa stagnazione, la stabilità non porta nel futuro e forse mina anche libertà e diritti, la libertà ed i diritti di partecipare a concorsi trasparenti basati davvero sul merito e la competenza e non sulla tessera di partito.
E' troppo chiedere il rispetto delle regole e che queste regole siano uguali per tutti?
E' troppo pensare che non ci debbano essere cittadini più uguali degli altri grazie ad amicizie e rapporti?
E' troppo chiedere che i Ciampinesi siano tutelati seriamente da inquinamento, rumori, speculazioni e distruzione dell'ambiente?
Quale stabilità?
Ciampino è un sistema che sta collassando su sè stesso, urge un cambiamento, un cambiamento che ci porti verso un futuro di lbertà ed uguali diritti per tutti.
La stabilità delle strade con l'asfalto sbriciolato, quando presente, addirittura in piazza della pace, la stabilità delle perdite d'acqua sotterranee in ogni dove, la stabilità dell'invasione di topi e blatte, la stabilità delle decine di nuove costruzioni che appaiono nel territorio cittadino, la stabilità delle varianti al piano regolatore generale, la stabilità della scarsità di parcheggi e del traffico sempre più soffocante.
La stabilità dei soldi che non ci sono per le scuole e poi all'improvviso si rifà l'arredo cittadino, la stabilità stabilissima dell'amianto al Volpicelli nonostante il milione stanziato a questo scopo dalla regione.
La stabilità degli scranni del consiglio comunale occupati da lustri e lustri sempre dagli stessi tristi figuri, tutti presi a curare i propri interessi e creare clientele.
Bella questa stabilità, la stabilità significa stagnazione, la stabilità non porta nel futuro e forse mina anche libertà e diritti, la libertà ed i diritti di partecipare a concorsi trasparenti basati davvero sul merito e la competenza e non sulla tessera di partito.
E' troppo chiedere il rispetto delle regole e che queste regole siano uguali per tutti?
E' troppo pensare che non ci debbano essere cittadini più uguali degli altri grazie ad amicizie e rapporti?
E' troppo chiedere che i Ciampinesi siano tutelati seriamente da inquinamento, rumori, speculazioni e distruzione dell'ambiente?
Quale stabilità?
Ciampino è un sistema che sta collassando su sè stesso, urge un cambiamento, un cambiamento che ci porti verso un futuro di lbertà ed uguali diritti per tutti.
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