Via Lucrezia Romana e f.lli Spada, La Destra Stigmatizza Perandini: “il territorio non si riqualifica con la solita immane colata di cemento”

Il progetto presentato ieri dal sindaco Perandini è uno schiaffo al buon senso, dichiara in una nota il segretario de La Destra Storace di Ciampino Massimo Zito, non si può spacciare per riqualificazione un’immane colata di cemento di sessantamila metri cubi in una zona residenziale.
Finalmente Perandini ed i suoi amici, il “verde” Lavagnini e l’uddiccino Addessi hanno gettato la maschera, è ora chiarito il mistero del passaggio in giunta la scorsa estate di un ex candidato sindaco e di tutto il suo partito che fino a quel momento si era distinto per l’aggressività della sua opposizione arrivando perfino a denunciare il sindaco.
I f.lli Spada hanno dato il là ad un’operazione che, complici il sindaco, la maggioranza e la giunta, si cerca di far passare per il salvataggio dei 127 posti di lavoro che si perdono con la chiusura della ditta Spada per nascondere la realtà che è solo l’ennesimo regalo a palazzinari e speculatori.
Intanto nessuno ha dato garanzie che i posti di lavoro si salveranno, inoltre, a quanto si sa, prima che gli Spada possano riaprire a Pomezia, come dicono, passeranno da tre a quattro anni e, posto che la CIG ammesso venga prolungata, potrà durare al massimo un anno, questi operai e le loro famiglie, come potranno mangiare nel frattempo?
Un tempo durante il quale, invece, i fratelli Spada ed i proprietari dei terreni circostanti (guarda caso, tra loro vi è anche un esponente dell’UDC in maggioranza) potranno arricchirsi sfruttando una variante al PRG costruendo una vastissima area commerciale con area abitativa circostante, cancellando quel poco di verde che ancora rimane nei pressi del centro di Ciampino, facendo guadagnare una quantità spropositata di denaro attraverso una speculazione edilizia che arricchirà anche i soliti studi tecnici ed i palazzinari che hanno reso Ciampino invivibile, senza calcolare ancora, la pesante ricaduta sul commercio già agonizzante di Ciampino.
Non voglio poi pensare a come diventerà la vivibilità della città con altre 500 famiglie residenti con le relative automobili.
Se davvero si volesse riqualificare un’area cementificata, si realizzi un bel parco, con spazi per i cittadini e non si prenda in giro la cittadinanza dicendo che un paio di campi da tennis ed uno da calcetto possono riqualificare una zona in cui il verde e la vivibilità potranno solo diventare un lontano ricordo dopo la realizzazione di altre unità abitative ed un centro commerciale.
Sappiamo che Perandini, conclude la nota, è ormai all’epilogo della sua triste esperienza come sindaco di questa città ma ci auguriamo che non voglia concludere il suo mandato con uno scempio al cui confronto quelli precedenti possono apparire come marachelle di un bambino…

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